Boston, USA

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Natale 2007

lunedì 18 febbraio 2008

La direzione dello sguardo nella costruzione della storia


In un’indagine biostorica assume un ruolo importante la direzione dello sguardo, come il campo d'interesse, vincolato ad una scelta, che indirizza la lettura verso un quid che diviene l’oggetto d’osservazione. Per essere più espliciti, la conoscenza muove da un tutto, ad esempio un cielo d’estate, in cui l’osservatore isola un movimento, un aereo che lascia una scia nell’azzurro, nell’istante stesso in cui l’aereo cattura l’attenzione il cielo è messo in ombra e la scia, in luce. In tale gioco di ombra/luce si distinguono l’oggetto e lo sfondo, il primo come individuo storico, il secondo come nicchia storica. I due sono un uno-tutto interagente che si scindono solo per esigenze di lettura.
Quando l’oggetto-individuo è identificato, assume un nome, poi l’interesse porta ad esplorarlo, conoscerlo, stimarlo… si può comprendere come le azioni successive a quella dell’identificazione, siano tutte vincolate alla scelta iniziale che va ad indirizzare il piano di futuro che si apre ad una dinamica e si chiude ad un’altra; per cui se scelgo l’aereo, trascurerò, magari una nuvola, poco distante, che diventerà il fuori-campo della mia azione di lettura e della mia costruzione di azioni.
In questo gioco di sguardo/direzione/nome/fuoco/azione, il soggetto osservatore può anche proiettare quel quid di presente o nel piano del passato o in quello del futuro: l’aereo da dove viene, chi lo ha preso… dove va, perché vaIl passato/futuro sono i due campi immaginativi del non c’è più e del non c’è ancora. Non sono la realtà, ma un'immagine-riflesso di realtà, cioè un eco informativo che prende concretezza in quel momento di presente.
Passato-presente-futuro sono i tre piani della coscienza che aprono la mente alla profondità della dinamica storica, vista come un processo di costruzione di realtà, momento per momento. Il presente è lo spazio a tempo 0, come piano della tangibilità che prende corpo, visibilità concreta. Il passato e il futuro sono proiezioni di una realtà che di fatto non esiste. Ad esempio l’informazione “è caduto il muro di Berlino” è un eco storico di un qualcosa che è avvenuto nel 1989.
Il futuro si differenzia dal passato, poiché il secondo è un costruito, un compiuto che ha imposto la scelta di un’azione, che una volta selezionata è divenuta definitiva; il futuro è un costruibile che si presta ad un cambio di scelta storica. Il passato è un sistema chiuso, il futuro un sistema aperto, per cui se il mio sguardo è attratto dal passato, inconsapevolmente leggerò una sequenza di eventi che si sono susseguiti con un ordine finito, che non si presta più a cambiamenti. Se è attratto dal futuro, essendo la dimensione del sogno e non quella del ricordo, il cambiamento è possibile, poiché l’azione non avendo preso corpo-realtà, si presta ad essere rigettata, corretta, ridefinita…
In tale gioco di possibilità il sogno può cambiare la direzione della storia e trasformare un'ingiustizia in una giustizia, una tirannia in una democrazia, una povertà in una ricchezza, un dolore in una gioia...
Per un approfondimento:
  • A Colamonico, Fatto tempo spazio. Premesse per una didattica sistemica della storia. OPPI quaderni, Milano 1993.
  • A Colamoico, Ordini complessi. Carte biostoriche di approccio ad una conoscenza dinamica a cinque dimensioni. Il Filo, Bari 2002.

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Pubblicazioni e inediti - Antonia Colamonico -

Le Filastrocche di Spazioliberina - Raccolta di poesie, 1992, nel ciclo di Le stagioni delle parole, parzialmente pubblicate in antologie, saggi e testi scolastici vari.

Fatto Tempo Spazio - Premesse per una didattica sistemica della Storia. OPPI – Milano 1993.

Storia - Nuova Secondaria, 15 settembre, pagg. 69-71. Editrice La Scuola- Brescia,1994.

Ed altro – Raccolta di racconti brevi 1994, , nel ciclo di Le stagioni delle parole, parzialmente pubblicate in antologie, saggi e testi scolastici vari.

Il Filo - Raccolta di poesie, 1994, , nel ciclo di Le stagioni delle parole, parzialmente pubblicate in antologie, saggi e testi scolastici vari.

Corso modulare di aggiornamento transdisciplinare. Pagg. 31-33, Oppi Informazione, Milano. Sett.- dic. 1995.

Biostoria scienza e metodo per un pensiero al plurale. Prime carte di viaggio, in collaborazione con lo studio Lananna - Art. Direction Carlo Curci. Ed. Pubblicità e Stampa. Bari, 1997.

Biostoria. Verso la formulazione di una nuova Scienza. Campi, metodi, prospettive. Il Filo - Bari 1998.

L’occhio biostorico e la lettura della Società delle Informazioni –http://www.formanet.it/biostoria - 2000.

Ordini complessi - Carte biostoriche di approccio ad una conoscenza dinamica a cinque dimensioni. Il Filo – Bari, 2002.

Ottimizzare i processi di insegnamento-apprendimento: la scienza e Metodo biostoria. In FIS-CAB, Pag. 3 – maggio-giugno 2003, Bari.

Echi di vita in (“La nostra Storia - Cronistoria della Città di Acquaviva delle Fonti” dei fratelli Martino e Nunzio Mastrorocco, Ed. Summa). 3003

La conoscenza biostorica tra ordini multipli e pensiero complesso. In Pianetascuola, Irfos Bari. Ott.-Dic. 2004. pp. 5-6.

Bio-Informazione: nuove linee per una scienza nuova, in http://www.invisibilmente.it/forum/ - nov. 2004.

Edgar Morin and Biohistory: the story of a paternity. In World Futures: The Jounal of General Evolution, a cura di A Montuori. Vol. 61 - n° 6, pp. 441-469, part of the Taylor & Francis Group - Routledge, August 2005.

Il Pensiero Creativo e il ruolo del futuro nella Dinamica Biostorica: restaurazione e risorgimenti. In Pianetascuola, n° 3, lug.-sett. pp. 3-6, Ed. IRFOS – Bari. 2005.

Cambi di paradigma nell’esplorazione biostorica. In Pianetascuola, Ed. IRFOS Bari, gen.- marz. 2006, pp 18-30.

Alla palestra della mente: Costellazioni di significati per una topologia del Pensiero Complesso. Inedito. 2006.

Dall’esplorazione biostorica alla geografia del Pensiero Complesso, in AA VV, Cultura e Pedagogia della Riforma, pp. 129-140. Ed Cacucci – Bari, 2006.

Le letture biostoriche per una didattica efficace La Classe come Organismo a dimensione uno-tutto. In Pianetascuola, Ed. IRFOS Bari, nov.- dic. 2007, pp 21-25.

Metacognizione e multimedialità: dalla storia alla biostoria. http://www.internetestoria.it - 2008